Migliori Tatuatori Italiani 2024: classifica per tatuaggi realistici, old school, stile giapponese e 3D

Per ogni tatuaggio esistono tatuatori italiani specializzati. Nel corso dell’articolo categorizzeremo i migliori tatuatori italiani che prenderemo in analisi in una maniera soltanto orientativa: non è detto, quindi, che un tatuatore presente in un primo elenco non sia in grado di realizzare disegni appartenenti alle altre.

Tatuaggi realistici: i migliori tatuatori italiani del 2024

Tatuaggi realistici e ritratti: questa categoria di disegno è quella che, probabilmente, è maggiormente diffusa e spesso più apprezzata. Generalmente in black and gray, non è comunque raro trovare numerosi lavori realizzati anche con inchiostri colorati, almeno per quanto riguarda alcuni dettagli. Uno dei primi a portare questo stile in Italia è anche il più famoso tatuatore specializzato in questo stile: lo presenteremo, dunque, per primo.  Stiamo parlando di Andrea Afferni, classe 1976, che, approcciatosi a questa arte da giovanissimo grazie a suo zio, già appassionato, nel 1998 apre il suo primo studio nella sua città natale, Novara. Il realismo nei suoi disegni si mescola all’arte dello stile in 3D, sebbene nel 2003 sia stato insignito dell’alta carica di “Inventore” di un altro nuovo stile, conosciuto come magnetic, che prevede un soggetto centrale in grado di emergere grazie ad un particolare gioco di luci e ombre dal resto del disegno, dipinto con tratti futuristici . Come vediamo fin dal suo profilo su Instagram che vanta ben 143 milioni di followers, a fronte di poco più di 350 seguiti, oltre a innumerevoli ritratti dettagliati e, come è ovvio in questo paragrafo, estremamente realistici, è possibile trovare impressionanti ragni che, usciti visivamente fuori dalla pelle, sembrano camminare lungo le braccia del cliente richiedente tatuaggi o, ancora, sembrano farsi largo oltrepassando cerniere lampo fittizie ricreate e disegnate fra un pollice e un indice. Dopo aver svolto per tutto il periodo iniziale della sua carriera il mestiere di tatuatore imparato da autodidatta, decide di iniziare a prendere parte alle convention per affinare la sua tecnica arrivando persino ad incontrare nel 2004 il pittore Alberto Lanteri, ritrattista di Giovanni Paolo II e della Regina Elisabetta, per imparare ad utilizzare al meglio il colore, con particolare attenzione alla competenza sul chiaro scuro, estremamente importante per lo stile in cui eccelle, ma anche per i ritratti. Risulta, infatti, essere il top nello stile di tatuaggi che realizza, non solo all’interno del panorama italiano, ma anche di quello internazionale, come dimostrano i numerosi premi vinti e i libri nei quali è citato. Nominato in “Tattoos Tatuajes tatuaggi Tatuagens” edito da BooQs; daTattoo Realista”, volume pubblicato in Argentina nel 2011; da “Tattoos Bright Colors” uscito l’anno successivo per Logos e nel più recente Under the Skin of Rock ‘n Roll” di Nando Rohner e Alessandro Bertolotti in cui vi è una raccolta dei ritratti delle icone rock da lui realizzati come Vasco Rossi o Amy Winehouse; è presente nella classifica degli 80 migliori tatuatori del mondo in “The Mammoth Book of Tattoo art” a cura di Lal Hardy e in “The Greatest Artists of Tattoo”.

A partire dal 2010 inizia a prendere parte attiva alle convention fino a non gareggiare più durante questi eventi, ma a parteciparvi come membro della giuria. Nel frattempo, però, riesce ad ottenere numerosi riconoscimenti: all’ Alchemy Tattoo Expo del 2001 vince il primo premio in numerose categorie come il Best of Day, il Best Realistic, il Best Flash e il Best Cover up e nello stesso anno viene nominato Mister Tattoo allo Schaffhauser Body Art. l’anno dopo all’International Tattoo Convention di Zurigo vince sia Premio Best of Show che quello dedicato al Best of day e, inarrestabile, nel Tattoo Exponapoli del 2003 porta a casa anche il Premio come Best Tattoo Black and White. Continua a vincere ogni papabile premio in Italia, dal Best Black and White del 2005 al Roma International Tattoo Expo, al Premio Best of Convention al Milano tattoo Convention nel 2008; dal Premio Miglior Tattoo Realistico e Premio Miglior Tattoo Realistico non eseguito in convention al Tattoo Convention Cagliari e Best Portrait al Roma International Tattoo Expoo, entrambi nel 2010 fino al Best of Show del Milano tattoo Convention dell’anno dopo, nel 2011. Nello stesso anno, però, riesce a distinguersi anche all’Indian Ink 2nd International Tattoo Convention a Goa nel corso del Tattoo Empire India vincendo il Best Small Piece.

Proprio in virtù di queste elevate e premiate competenze molti vip, personaggi famosi conosciuti sia nel mondo dello spettacolo, della musica e dello sport, si sono affidati almeno una volta alla sua penna e al suo inchiostro, come il rapper Emis Killa o il calciatore Sebastian Giovinco. Il suo volto viene conosciuto, però, dal grande pubblico a seguito di uno spot pubblicitario realizzato con Gianluigi Buffon per la campagna “Priceless surprise” di Mastercard nel 2015, se non tramite qualche sporadica intervista nelle testate online e televisive a partire dal 2011, quando Studio Aperto realizza un intero servizio sulla sua arte da tatuatore o in tempi più recenti da Tgcom24 e SkyTg24.

Oltre all’account su instagram, Afferni è presente molto attivamente anche su Facebook vantando, inoltre, un sito web sempre aggiornato con foto e informazioni pratiche sul tatuatore stesso, sulle sue opere 3D e, soprattutto, sui suoi tatuaggi realistici realizzati.

I migliori tatuatori italiani per disegni old school nel 2024

Dal sapore vintage, i tatuaggi old school hanno caratteristiche ben precise e inconfondibili che rendono questi disegni e questo stile unici nel loro genere. La tipologia di tatuaggio in questione, infatti, nasce negli anni Venti e prevede disegni con tratti ben segnati da bordi scuri, l’utilizzo del colore nei soggetti disegnati privo di sfumature, ma pieno e sgargiante, vivace e vibrante in ogni punto disegnato. Molto spesso, infine, i soggetti trattati sono visibilmente vintage e naive, i “tatuaggi per antonomasia” che facevamo da piccoli con l’acqua e che sognavamo di fissare in un futuro, più o meno lontano, sulla nostra pelle. Non sono ritratti e non rappresentano realisticamente i soggetti che riproducono, ma non sono neppure combinazioni astratte: essi sono estremamente figurativi e spesso hanno al loro interno simboli nautici o da bikers. Ancore, nodi, timoni, velieri, bussole e rose dei venti, ma anche carte, pugnali, cuori, ciliegie, pin up e rose stilizzate o oggetti portafortuna: chi sono, però, ad oggi i tatuatori che meglio sanno ricreare in maniera egregia questo stile ormai così diffuso?

Una premessa importante, però, prima di passare ad enumerare i migliori professionisti del campo, occorre senza dubbio farla presente: questo stile, quello dei tatuaggi old school, ha perso del tutto significato. A suo tempo, infatti, nasceva come segno distintivo e, spesso, dietro ad un soggetto che nell’immediato sembrava essere innocuo, si nascondeva un significato, anche politico, ben preciso. Oggi non solo questo significato è venuto meno, ma l’ampia diffusione dello stile ha fatto in modo che si unisse ad altri stili creando innumerevoli e affascinanti contaminazioni artistiche.

Il primo professionista del ramo dell’old school è, in realtà, una tatuatrice, si chiama Amanda Toy ed è una delle più brillanti artiste che nell’arte de tatuaggio risplende in quella che potremmo definire come una delle più famose contaminazioni dell’old school: i soggetti, infatti, variano molti rispetto al tradizionale old school più “nautico” sebbene, in realtà, ad esclusione di qualche lavoro in cui compaiono alcune sfumature nel disegno, il tratto sia quello tipico dello stile tradizionale. Colori accesi e vivaci trovano la vita all’interno di bordi larghi e ben delineati dai toni scuri del nero e del blu notte, ma, occorre dirlo, essendo un’artista a 360 gradi, l’arte di Amanda Toy, anche quella che concerne i tatuaggi, crea uno stile quasi a sé stante. Troviamo una situazione similare anche con Federica Marshamallows: tratto old school, colorato e deciso, ma soggetti meno attinenti a questo stile.

Un vero artista old school purissimo assolutamente da citare è, invece, Gianmaurizio Fercioni, fanale nel loro ambito in territorio milanese. Il primo potrebbe essere definito il vero capostipite del mestiere in Italia, era tatuatore quando ancora i tatuatori non esistevano. Negli anni Settanta fu proprio Fercioni, classe 1946, diplomato al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti, ad aprire uno dei primi studi per praticare l’arte del tatuaggio quando ancora non solo quella del tatuaggio non era una moda e neppure un’arte, ma addirittura quando le persone che si facevano realizzare disegni indelebili sulla pelle erano malvisti. Scenografo, costumista e per un periodo anche pugile: Fercioni ha saputo vivere la strada prima di diventare il maestro dei tatuatori, prima di toccare il vertice di tutta la cerchia di tatuatori di Milano. Rigorosamente old school, come è possibile visionare, anche stavolta, tramite il profilo di Instagram del suo studio, a parte qualche disegno al limite del realistico, punta molto ad uno stile e a soggetti realmente old school nel senso più stretto del termine. Velieri e sirene, rose e pin up, ma anche lische di pesci, rondini, bussole, ancore e individui con imbragature da sub vecchio stampo, cuori, croci, pugnali, pesci, fari e sottomarini: non è un caso se il suo primo studio, la cui richiesta di licenza per esercitare nella grande mela lombarda partì nel 1970, portasse come nome Queequeg, proprio come  il  ramponiere tatuato sulla faccia nel romanzo di Herman Melville, Moby Dick. Unica cosa che sembra differenziarlo dalla tradizione più famosa della “vecchia scuola” del tatuaggio? Probabilmente il colore, che spesso resta assente nelle sue opere per avere uno stile ancora più rude e selvaggio.

Nel suo studio, ancora presente a Milano, l’arte del tatuaggio si mescola con qualsivoglia elemento artistico perché, come scrive egli stesso nel proprio sito, “è certo che il gesto di incidere sulla propria pelle un segno è indissolubilmente legato all’atto primario di fare arte con qualunque strumento e probabilmente questo mistero è ancora oggi  parte importante del suo fascino. Chi decide di farsi tatuare decide di compiere un atto di espressione definitivo, irrazionale e intimamente personale e quasi sempre i segni che sceglie di farsi incidere sulla pelle hanno lo scopo di produrre una trasformazione del suo corpo che rafforzi l’immagine positiva che egli ha di sé.” Per questo all’interno del negozio, il quale sembra essere anche un vero e proprio laboratorio artistico, come un’antica bottega, è presente una specie di “museo del tatuaggio” ottenendo nel 2000 anche il patrocinio del comune di Milano in cui sono esposti tutti gli oggetti più o meno strettamente legati alle tecniche legate ai tatuaggi: dagli strumenti moderni e primitivi per disegnare, alle tavole originali dei disegni provenienti dalle varie parti del mondo, fino alle stampe e alle fotografie d’epoca. Nel suo studio è possibile restare affascinati e rapiti da qualsiasi cosa abbia a che fare con i tatuaggi di qualsiasi genere: non a caso, oltre ad essere uno dei fari dell’old school, riesce a muoversi molto bene su tutte le categorie che stiamo analizzando nel corso dell’articolo, soprattutto quello giapponese essendo entrato in contatto con la metodologie tipiche di tatuaggio giapponese grazie agli insegnamenti del grande maestro Horiyoshy III appresi  in Giappone.

Lo stile giapponese e i migliori tatuatori italiani 2024

Per questo stile, estremamente eccentrico e colorato in cui vengono prediletti disegni grandi, troviamo un altro tatuatore che esercita la professione nel capoluogo lombardo: Fabrizio Penengo. Farsi largo in questo stile strettamente legato alla tradizione giapponese la quale, come è ben nota, trasuda spiritualità da ogni soggetto e da ogni tratto, non è certo un ruolo semplice, eppure Penengo riesce benissimo nel suo intento. Da ritrovare, anche in questo caso nei vari social network, il tatuatore davvero molto valido per qualsiasi stile di disegno, ama maggiormente quello tradizionale e l’irezumi, altro termine con cui gli specialisti e gli amatori sono soliti individuare lo stile del tatuaggio giapponese e che, volendolo tradurre dalla lingua giapponese, vuol dire letteralmente, “inserimento di inchiostro”. Così molte delle sue opere sono intrise di colori accesi fra le linee tracciate da bordi spessi e colorati atti a comporre volti di dragoni che sputano fuoco e mostrano lingue ondeggianti e rosate, tigri che si arrampicano in eleganza su rami costituiti dalle schiene dei clienti e pantere che ruggiscono a tutti coloro che si ritrovino a guardare il tatuaggio frontalmente, ma anche nuvole che sembrano prendere sembianze antropomorfe e carpe e onde del mare spumoso, motivi che contraddistinguono fermamente tutta l’arte orientale fin dai tempi più remoti avendo affascinato, anche, gli esponenti più famosi della tradizione pittorica giapponese. A questi disegni si affiancano, naturalmente, altre fantasie tipiche del lontano oriente che spesso fanno da sfondo a frasi o parole in lingua.

Un altro tatuatore degno di nota che pratica questo stile è, senza dubbio, Claudio Pittan, il cui studio, anche stavolta locato a Milano, nel quale ormai lavora assieme a tre nuovi collaboratori, ha ormai festeggiato il trentesimo anno di attività. Gli stili tramite i quali si trova ad operare Pittan sono molteplici, dalle scritte ai soggetti più femminili, dall’old school, già analizzato nel corso del presente articolo,  a quelli costituiti da componimenti floreali fino a giungere ai maori e, naturalmente, a quelli maggiormente legati alla tradizione giapponese. Ecco, quindi, che nel suo sito appaiono numerosi esempi di soggetti orientali, ma anche la storia stessa dell’irezumi che da atto punitivo e distintivo per i criminali diventa una vera e propria forma di espressione artistica: un vero oceano di conoscenza, più che una galleria fotografica, in cui vengono approfonditi tutti i significati e i rituali dedicati a queste pratiche tradizionali e alle loro trasposizioni nel mondo occidentale. Le foto dei lavori, invece, si trovano nella galleria di Instagram e nella pagina Facebook: è qui che le idee esplicate prendono forma, colore e vita.

Migliori tatuatori italiani del 2024 per tatuaggi in 3D

Come gli scultori plasmano marmo e pietra, i tatuatori specializzati nei disegni in 3D ricreano una struttura che possa sembrare il più possibile occupare uno spazio articolato in tre dimensioni sia in zone del nostro fisico più grandi, ma anche in parti in cui la pelle da disegnare risulta essere una superficie piuttosto limitata.

Abbiamo già visto come Andrea Afferni, specializzato in tatuaggi realistici, sia davvero molto capace anche nell’arte dei tatuaggi 3D: non capita di rado, infatti, che i tatuatori specializzati in uno di questi stili siano davvero eccellenti anche nell’altro poiché, in fondo, un soggetto disegnato in 3D diventa ancor più realistico di uno in cui manca la prospettiva a meno che l’artista non voglia dare uno spessore in tre dimensioni a figure completamente surreali.

È questo il caso, ad esempio, di Pietro Sedda, il quale creando composizioni surreali che vedono mescolarsi oggetti al viso umano, non manca di esprimerli con l’uso della prospettiva e delle tecniche di disegno 3D. l’ultima frontiera del tatuaggio, lo stile in 3D, con Sedda si apre e si mostra una contaminazione di innumerevoli stili e correnti artistiche.

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