Migliori Vini Rossi Toscani 2024: i più famosi e pregiati, fermi e fruttati

Per definire i migliori vini rossi della Toscana, ci si può avvalere di diverse classifiche e di diverse guide che definiscono le migliori varietà di vino. Le maggiori guide giudicano, per ogni varietà di vino, il colore, la tipologia (che può essere fermo, brioso, frizzante, spumante, secco, dolce, liquoroso o passito), l’apprezzamento (indicando il periodo migliore per berlo, se è meglio in tempi brevi o dopo un periodo di invecchiamento) e il prezzo (tenendo conto del prezzo fissato dall’enoteca). Vediamo quali sono i migliori vini rossi toscani, tra quelli più famosi e pregiati, i vini rossi fermi e i vini rossi fruttati.

Migliori Vini Rossi Toscani 2024: quali sono i più famosi e pregiati

Come abbiamo detto, la Toscana ha un’antica ed importante tradizione per quanto riguarda il vino. Tra i vini toscani troviamo delle vere e proprie eccellenze, apprezzate sia in Italia che in tutto il mondo, grazie ad una larga esportazione del prodotto. Nell’intera regione troviamo numerose produzioni IGT (Indicazione geografica tipica), DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e DOC (Denominazione di origine controllata). Questo avviene anche grazie alla presenza di un ottimo clima nella regione e alla vasta presenza di coste, sia sul Mar Ligure che sul Mar Tirreno.

Vediamo quali sono i vini rossi toscani più famosi e pregiati.

Uno dei vini più pregiati è sicuramente il Morellino di Scansano, che viene prodotto nella fascia collinare nella provincia di Grosseto, in mezzo ai fiumi Ombrone ed Albegna, ma anche nel territorio del comune di Scansano e nella provincia di Grosseto. La sua storia è legata alla zona collinare dell’entroterra della Maremma, zona perfetta per la coltivazione della vite. La zona è soggetta ad una piovosità costante nei periodi autunnali e primaverili, ma anche a vento moderato e sole, condizioni che sono perfette per la coltivazione di queste uve.

La sua origine è antica, infatti questa qualità di vite viene prodotta fin dal XII secolo e abbiamo documenti che accertano una grande produzione anche nel 1812.

Le uve usate per questo vino provengono per l’85% dalle uve Sangiovese e per il 15% da zone come il Ciliegiolo, il Canaiolo e il Malvasia. Ha una gradazione alcolica di circa 12,50 vol. Nel caso si voglia produrre questo vino come “Riserva”, il vino deve invecchiare per un periodo non inferiore a due anni in una botte di legno.

Il Morellino di Scansano ha un colore rosso rubino intenso, tendente al granato quando viene invecchiato. All’olfatto è intenso, fresco e fruttato e si possono sentire degli accenni di frutti rossi (molto spesso prugna), ma anche un sentore di legno. Assaporandolo troviamo un gusto secco e caldo, che diventa morbido durante l’invecchiamento.

Per degustarlo, bisogna tenere il vino ad una temperatura di 18 gradi e bisognerà stappare la bottiglia almeno un’ora prima di consumarlo. Gli abbinamenti perfetti sono con arrosti di carne rossa, cacciagione e selvaggina, proprio per il suo sapore forte ed intenso.

Altro vino rosso toscano molto pregiato è il Carmignano. Questo vino viene prodotto da un’uva che viene coltivata vicino il fiume Arno ed è uno dei più rinomati in Italia. La sua produzione risale addirittura ai tempi degli Etruschi ed è stato citato come uno dei vini più consumati da Cosimo III dei Medici nel 1716.

La sua produzione deve avvenire in terrenti calcari di tipo alberese e scisti argillosi e arenarie, deve essere anche un terreno collinare, con un’altitudine non maggiore ai 400 metri. Questo vino prevede un invecchiamento di almeno ad un anno e mezzo e deve avvenire in botti di legno di rovere o castagno.

Questo vino presenta un colore rosso rubino vivace ed intenso, che vira verso il color granato durante l’invecchiamento. Ha un odore “vinoso” dal profumo intenso, che diventa più accentuato durante il periodo di invecchiamento. Il vino Carmignano presenta un sapore asciutto, sapido, pieno, armonico e molto vellutato.

Il Carmignano è un vino prodotto dall’unione di diverse uve in accurate percentuali: dal 50% al 90% di Sangiovese, dal 10% al 20% di Cabernet Sauvignon, fino ad un massimo del 20% di Cannaiolo Nero, fino ad un massimo del 10£ di Malvasia Bianca Lunga e fino ad un massimo del 10% di Trebbiano Toscano.

Dato il suo sapore molto intenso, questo vino si abbina perfettamente a piatti molto saporiti e dal gusto deciso, come la cacciagione, arrosti di carni rosse, carni alla griglia, ma anche formaggi stagionati e molto saporiti. Va servito ad una temperatura che varia dai 18 gradi ai 20 gradi.

Un altro vino rosso toscano di pregiata qualità è sicuramente il Chianti. Questo vino è uno dei più nobili al mondo e anche uno dei più apprezzati. Il suo nome proviene dalla terra in cui vengono coltivate le sue uve e la sua produzione viene altamente tutelata per garantirne la qualità.

Questo vino viene prodotto in un’area di 70 mila ettari, compresa tra le città di Siena e Firenze; l’area di produzione comprende ben 8 comuni, tra cui Greve in Chianti, Tavernelle val di pesa e San Caciano in val di Pesa.

Per garantire la qualità, vengono fatti numerosi controlli, non solo al prodotto ultimo, ma anche alla coltivazione delle vigne. Ogni ettaro di vite può produrre al massimo 75 quintali di uva, ogni pianta ne può produrre 3 kg e devono passare 5 anni tra ogni vendemmia. I terreni predisposti per la coltivazione di queste uve devono essere ad un’altitudine non superiore ai 700 metri. La vendemmia avviene nel mese di ottobre, dopo un attento processo di coltivazione e maturazione.

Dopo la produzione, il vino riservato alla Riserva viene fatto maturare in botti di rovere per 24 mesi, mentre il vino destinato alla vendita viene fatto maturare in botte per 11 mesi.

Il vino Chianti presenta un colore rubino brillante, tendente al granato. Il suo odore è molto “vinoso”, mentre il gusto è asciutto, sapido, ma anche vellutato. La sua gradazione alcolica è di 12 gradi per il vino normale, mentre quello in Riserva ha una gradazione alcolica di 12,5 gradi e ha un odore più prolungato.

Il vino Chianti è formato dall’80% dal Sangiovese e per il 20% da uve come il Canaiolo, il Colorino, il Cabernet Sauvignon e il Merlot; sono previste, fino ad un massimo del 6%, uve come il Malvasia e il Trebbiano.

Il Chianti Riserva, per il suo sapore forte, è perfetto abbinato alle carni rosse, alla selvaggina e ai formaggi stagionati. Il Chianti Classico, invece, può essere abbinato a carni rosse e carni alla griglia.

Per poterlo bere, la bottiglia deve essere aperta qualche ora prima del suo consumo, ad una temperatura che varia tra i 16 gradi e i 18 gradi, possibilmente in un calice a tulipano.

Migliori Vini Rossi Fermi Toscani 2024

Per vino fermo s’intende un vino che sia privo o quasi di anidride carbonica, quindi ci deve essere la completa assenza di bollicine. Queste tipologie di vino vengono trattate, togliendo qualsiasi traccia di anidride carbonica.

Vediamo quali sono i migliori vini rossi fermi della Toscana.

Uno dei migliori vini rossi fermi toscani è il Bolgheri Rosso. Questo è un vino giovane, ma viene considerato uno dei migliori dell’intera regione e le uve vengono coltivate nel cuore della Maremma. La denominazione è DOC del 1984, i vitigni vengono coltivati nella zona di Bolgheri, nella frazione del comune Castagneto Carducci, in provincia di Livorno.

Questo vino nasce nel 1944 e prevede una produzione con uve Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Syrah e Sangiovese. La sua produzione nasce grazie a Mario Incisa della Rocchetta, che ha reso questo vino un fenomeno eccezionale, che ha segnato fortemente la storia del vino italiano. La particolarità sta proprio nell’aver adattato dei vitigni che non erano autoctoni alla zona toscana, senza sconvolgimenti, ma in maniera molto armonica e con rispetto verso il prodotto.

I terreni adatti a questo vino si trovano in mezzo alle colline toscane, ad un’altezza di 400 metri, così da godere della vicinanza al mare, che mitiga la temperatura.

Il Bolgheri Rosso è un vino elegante ed equilibrato, molto bevibile, che esprime tutto il suo essere mediterraneo, grazie alla combinazione delle uve usate e al microclima in cui sono coltivati i vitigni. Si tratta di un vino dal colore rosso rubino carico, tendente al violaceo e con riflessi granati; molto spesso troviamo una colorazione piuttosto cupa, quasi impenetrabile. All’olfatto ha una buona intensità, ha un profumo intenso e vinoso e si possono sentire tracce di frutti rossi e di macchia mediterranea, che regala un sapore quasi balsamico. Il gusto è vellutato e pieno e fin dal primo assaggio ci si rende conto della sua morbidezza, che riesce comunque ad essere leggera e fresca.

Si tratta di un vino poco impegnativo, che può essere abbinato ai grandi classici della cucina toscana, come carni bianche intense, carni rosse, arrosti, brasati, selvaggina, ma anche formaggi stagionati e funghi. La temperatura per servirlo varia dai 16 gradi ai 18 gradi.

Tra i migliori vini toscani non possiamo che citare anche il Brunello di Montalcino. I vigneti sono situati nel borgo di Montalcino, dove nasce nel 1800, ma è stato riconosciuto come vino di culto solo negli anni Novanta dello scorso secolo.

Per la produzione viene usata l’uva di Sangiovese Grosso: il nome è stato dato per lo spessore della sua buccia, dove sono racchiuse le sostanze che danno la particolarità a questo vino. La macerazione delle uve è molto lunga e avviene in un periodo non inferiore ai 20-30 giorni e viene fatto poi riposare in botti di rovere per almeno cinque anni.

Il sapore di questo vino è molto particolare e possiamo ritrovare tracce di tè, caffè, terra e funghi, con ritorni balsamici. Al sapore è piuttosto caldo e morbido, ma presenta anche delle tracce fresche.

Per il suo sapore, viene preferibilmente abbinato a piatti come selvaggina, lasagne al forno, risotti al tartufo e carni rosse. Prima di aprirlo deve riposare in posizione orizzontale per almeno un paio di settimane per evitare traumi; è sconsigliata la decantazione per i Brunelli invecchiati oltre vent’anni, mentre è possibile farla se il Brunello è più giovane. La temperatura di servizio va dai 18 gradi ai 20 gradi ed è preferibile servirlo in calici ampi, per far respirare il vino.

Altro vino rosso toscano fermo molto pregiato è il Cortona DOC Syrah, un vino dal colore rosso rubino, dal sapore caratteristico e molto elegante, al palato è secco ma anche armonico e presenta tracce di tabacco, pepe, ma anche pesca bianca, prugna e mora: tutti i sapori si mescolano alla perfezione in un insieme delicato e a tratti intenso. Il suo nome si riferisce ai vitigni usati per la sua produzione, con una bacca rossa intensa; la sua produzione è consentita solo nella provincia di Arezzo. Le uve, esclusivamente prodotte in questa zona, vengono rigorosamente scelte a seconda dell’annata, in particolare prima e durante la vendemmia (quindi in un periodo che si aggira alla metà di settembre). La fermentazione alcolica avviene in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, per un periodo di circa 15 giorni. Si abbina facilmente a secondi piatti di carne rossa, arrosti, carni grigliate, funghi, salumi toscani e formaggi stagionati. Si tratta comunque di un vino giovane e dinamico e presenta una gradazione alcolica del 14% ed è prodotto col 100% di uve Syrah.

Migliori Vini Rossi Toscani Fruttati 2024

Le preferenze sul vino sono molto personali, tutto cambia a seconda di ciò che piace maggiormente, se si vuole un gusto più intenso o più leggero.

Tra i vini più leggeri e “bevibili”, troviamo i vini fruttati e quelli frizzanti.

Per vino fruttato s’intende un vino che ha un profumo ed un sapore nei quali si possono riconoscere dei gusti di uno o più frutti, che possono essere a polpa bianca, frutti esotici, agrumi o frutta secca.

Vediamo quali sono i migliori vini rossi fruttati della Toscana.

Uno dei migliori vini toscani fruttati è il Pachna. Si tratta di un vino che proviene dall’Azienda Agricola Pacina e raccoglie uve sangiovese, canaiolo e ciliegiolo. L’uva viene poi fatta fermentare in maniera spontanea in cemento e acciaio, con una macerazione di 5 settimane. Viene fatto poi riposare in grandi botti di rovere per due anni, che ci regalano poi un vino ricco e corposo, molto territoriale, dal gusto fruttato.

È un vino dal colore rosso carico alla vista, all’olfatto è austero, ma al gusto presenta tracce di frutta rossa matura fiori macerati, terra bagnata e qualche richiamo ferroso. Presenta diversi contrasti tra freschezza e morbidezza. Ha una gradazione alcolica di 14.5 gradi e deve essere servito ad una temperatura che varia dai 16 ai 18 gradi. Come abbinamenti perfetti troviamo carni rosse, paste ricche come al ragù e piatti della tradizione toscana.

Altro vino rosso toscano fruttato è il Rosso di Montalcino, un vino DOC prodotto nei territori del comune di Montalcino, in provincia di Siena e prodotto con un vitigno Sangiovese al 100%.

Il clima della zona in cui viene prodotto è mitigato dalla vicinanza del mare e le precipitazioni moderate fanno maturare in modo sano i vigneti, mantenendo un’alta qualità. Questo vino viene prodotto con uva vinificata in vasche d’acciaio: si fa una prima fermentazione, per poi farne una seconda, così da far assumere il vino le sue caratteristiche organolettiche.

Il Rosso di Montalcino è un vino che deve riposare almeno cinque anni, comprendendo sia il periodo di invecchiamento che di affinamento. Si tratta di un vino rosso alla vista dal colore vivace e intenso e dal sapore estremamente fresco con tracce fruttate.

L’abbinamento perfetto è con piatti non troppo elaborati, come primi piatti al forno, carni rosse e legumi, ma anche al pollame nobile e carni come il coniglio.

Altri vini fruttati toscani sono il Centine Rosso Castello, il Momi, l’Hebo Rosso e il Mediterra.

Martina Sarra Autore

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