Migliori Vini Italiani 2024: bianchi e rossi, la classifica per annate e per rapporto qualità/prezzo

Diamo uno sguardo alla classifica dei migliori vini italiani 2024: scopriamo quali sono i bianchi e i rossi più apprezzati e le bottiglie che secondo i consumatori e gli esperti del settore sono imbattibili per il loro rapporto qualità/prezzo. Il vino è una passione per milioni e milioni di persone in tutto il mondo: anche se ormai esistono grandi produttori in ogni parte del mondo, l’Italia in questo settore continua a recitare un ruolo di primissima importanza; il Bel Paese risulta essere leader nella produzione (e ai primissimi posti per le esportazioni sia in termini quantitativi che in termini di valore) e la qualità dei suoi vini (che rappresentano una vera e propria eccellenza italiana) è nota in tutto il pianeta: vediamo quali sono i migliori vini italiani del 2024.

La classifica dei migliori vini italiani 2024: bianchi, rossi e non solo

Ogni anno si svolgono delle manifestazioni nazionali e internazionali durante le quali grandi esperti dal palato sopraffino ed educato selezionano quelli che sono i migliori vini. La prima manifestazione che può venire in mente quando si parla di vino non può che essere il Vinitaly: ad ogni edizione una preparatissima giuria valuta centinaia e centinaia di prodotti per selezionare le etichette migliori; i risultati vengono poi riepilogati nel 5starWines The Book, tra le cui pagine si possono trovare tutti i vini che hanno ottenuto un punteggio dal 90/100 in su suddivisi per categorie. Il titolo di miglior vino italiano del 2024 è andato al Barolo DOCG TERLO Riserva del 2013 di L’Astemia Pentita SRL (Barolo, CN), che ha ottenuto un punteggio di 96; vediamo le classifiche delle varie categorie:

  • Miglior vino bianco: Ischia DOC Biancolella Vigna del Lume 2018 di Cantine Antonio Mazzella SAS (Ischia, NA), con un punteggio di 95
  • Miglior vino rosato: Cerasuolo d’Abruzzo DOP Hedòs 2018 di Cantina Tollo SCA (Tollo, CH), con un punteggio di 92
  • Miglior vino rosso: Isola dei Nuraghi IGT Rosso Serranu 2015 di Cantina Tani (Monti, SS), con un punteggio di 95
  • Miglior vino dolce: Passito di Pantelleria DOC Ben Ryé di Donnafugata SRL (Marsala, TP) con un punteggio di 95
  • Miglior vino frizzante: Lambrusco Graspaross di Castelvetro DOP Frizzante Secco Vini del Re 2018 di Cantina Settecani Castelvetro SOC.COOP.AGR. (Settecani di Castelvetro, MO), con un punteggio di 94
  • Miglior vino spumante: Lessini Durello DOC Spumante Brut Settecento33 di Cantina di Soave (Soave, VR), con un punteggio di 93.

Ma quella del concorso legato al Vinitaly non è l’unica classifica che elenca i migliori vini italiani del 2024 che merita di essere presa in considerazione: a cavallo tra la fine del 2018 e l’inizio dell’anno in corso è uscito L’Annuario dei migliori vini italiani del 2024, opera nel famoso critico Luca Maroni. Ben 44 vini sugli oltre ottomila recensiti hanno ottenuto il punteggio massimo di 99/100; tra i rossi che hanno raggiunto questo traguardo possiamo citare il Sicilia Rosso IGT Cosmo 2017 di Bollina, la Lacrima di Morro Superiore QuerciAntica 2017 di Velenosi, il Montepulciano d’Abruzzo Janù 2015 di Jasi e Marchesani e il Primitivo di Manduria Sessantanni Old Vines 2015 di Cantine San Marzano. Tra i migliori vini bianchi invece vengono inseriti il Bianco Riserva Quarantanni 2017 di Colomba Bianca, il Tabano Bianco 2017 Montecappone e il Puro Chardonnay 2017 di Roberto Sarotto. Il Ben Ryé 2016 di Donnafugata e il Pasithea Oro 2016 di Girlan sono i migliori vini dolci, mentre il Merlot Rosato 2017 di Tenuta Ulisse guida la graduatoria dei vini rosati.

Viene data tantissima attenzione anche alla classifica stilata da Gambero Rosso, che ogni anno premia le migliori bottiglie con i suoi famosi 3 Bicchieri. I premi speciali del 2024 sono i seguenti:

  • Rosso dell’anno: Brunello di Montalcino DueLecci Ovest Riserva 2012 di Tenuta di Sesta;
  • Bianco dell’anno: Capo Martino 2016 di Jermann;
  • Bollicine dell’anno: Franciacorta Nature 21 2011 di Berlucchi
  • Dolce dell’anno: Piemonte Moscato Passito La Bella Estate 2016 di Vite Colte;
  • Rosato dell’anno: Valtènesi Chiaretto Molmenti 2015 di Costaripa.

I migliori vini italiani per rapporto qualità/prezzo

La classifica di Gambero Rosso prevede anche un premio che introduce il nostro prossimo argomento, ovvero i vini con il migliore rapporto qualità/prezzo: Gambero Rosso ha assegnato questo titolo a Lago di Caldaro Classico Superiore Quintessenz 2017 di Cantina di Caldaro. I premi nazionali 2024 per il rapporto qualità/prezzo che sono stati assegnati dalla Guida Berebene di Gambero Roso sono

Vini bianchi

  • Lugana Tre Campane 2016 di Marangona
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore La Staffa 2017
  • Sicilia Bianco Adènzia 2017 di Baglio del Cristo di Campobello

Vini Rossi

  • Trentino Marzemino Castel Firman 2016 di Mezzacorona
  • Morellino di Scansano Vignabenefizio 2017 di Vignaioli del Morellino di Scansano
  • Primitivo di Manduria Lirica 2016 di Produttori di Manduria

Vini Rosati

  • Valtènesi Riviera del Garda Classico Chiaretto Rosagreen 2017 di Pasini San Giovanni
  • Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino 2017 di I Fauri
  • Cirò Rosato 2017 di Malena.

Il successo dell’Italia nel settore del vino è legato anche proprio al rapporto qualità/prezzo: lo ha confermato anche la celebre e prestigiosa rivista Wine Spectator, che non solo ha assegnato al Sassicaia 2015 il titolo di miglior vino al mondo (con il Chianti Classico Castello 2015 di Volpaia che occupa il terzo gradino del podio della graduatoria Top Wines), ma ha inserito diverse etichette italiane nell’elenco Top Values, ovvero la classifica dei vini con il miglior rapporto qualità/prezzo. In questa graduatoria sono stati presi in esame i vini che hanno ottenuto un punteggio di almeno 88/100 (che è comunque un sognor punteggio) e che hanno un prezzo che non va oltre i 20 dollari a bottiglia.

Per quanto riguarda i vini rossi eleganti il primo posto è andato al Castello di Monsanto Toscana Monrosso 2016, che ha ottenuto 92 punti e viene venduto ad un prezzo di 15 dollari; sono italiani anche i vini al secondo e al terzo posto, che sono rispettivamente il Barbera d’Asti Battaglione 2015 di Renato Ratti (punteggio di 91 e prezzo di 20 dollari) e il Chianti Classico Rocca delle Macie 2016 della Famiglia Zingarelli (punteggio di 91 e prezzo di 16 dollari). C’è un vino italiano in testa anche alla categoria degli sparkling: il Lambrusco Emilia di Lini Oreste e Figli ha conquistato 89 punti e viene venduto ad un prezzo di 18 dollari. Anche nella categoria dei vini rossi corposi la testa della classifica è occupata da un’eccellenza italiana, l’Argentiera Bolgheri Rosso Poggio ai Ginepri, che guarda la concorrenza dall’alto grazie ai suoi 93 punti e ad un prezzo di 20 euro.

Per quanto riguarda i bianchi corposi il vino italiano che secondo Wine Spectator ha il migliori rapporto qualità/prezzo è il Vermentino Colli di Luni Terenzuola (che ha ottenuto 91 punti ed ha un prezzo di 17 dollari), seguito dal Pinot Grigio Attems 2017 (con i suoi 90 punti ed un prezzo medio di circa 20 dollari). Tra i bianchi leggeri si fanno valere la Falanghina Sannio 2016 di Feudi di San Gregorio (89 punti e prezzo di 19 dollari), il Soave 2017 La Cappuccina (89 punti e presso di 15 dollari) e il Vermentino di Sardegna Aragosta 2017 di Cantina di Santa Maria La Palma (88 punti e prezzo di 15 dollari). Chiudiamo con il miglior vino italiano per rapporto qualità/prezzo per la categoria rosè: il titolo è stato assegnato al Rosato del Salento 2017 Calafuria di Tormaresca, grazie ad un punteggio di 89/100 e un prezzo medio di 15 dollari.

Vini Italiani 2024: la classifica delle migliori annate

Chi ha un po’ di conoscenza del mondo del vino sa benissimo che tutte le annate sono diverse: le stagioni possono manifestarsi diversamente ogni anno e il loro andamento può condizionare più o meno pesantemente il ciclo produttivo. Una delle domande che si sente più spesso infatti è “qual è la migliore annata per quel vino?”: questo elenco può essere un buon punto di partenza, visto che sintetizza le migliori annate di alcuni dei più importanti vini italiani (vengono considerati solo gli ultimi 25 anni). Partiamo con alcuni vini veneti: la migliore annata per l’Amaorone è stata quella del 1997, mentre per il Soave Classico vengono considerate eccellenti le annate del 2009 e del 2010. Vini piemontesi: il 1996 e il 2004 sono le annate top per il Barbaresco mentre il 1998 è stato l’anno migliore per il Barolo. In Toscana possiamo citare lo splendido 1999 per il Chianti Classico e il grande 1997 per il Brunello di Montalcino. Nelle Marche il 2012 ha rappresentato la migliore annata per il Verdicchio, così come il 2010 lo è stato per il Rosso Conero. L’annata del 2005 è la migliore degli ultimi 25 anni per i rossi campani e i rossi siciliani. Ci sono splendidi ricordi per le annate 2009 e 2010 per i rossi pugliesi; il 2009 è stato ottimo anche per i rossi della Sardegna, mentre per trovare la migliore annata dei rossi umbri bisogna tornare al 2006.

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